ANCORA UN COLPO BASSO SUL TRASPORTO SCOLASTICO BARESE
NECESSARIA LA MASSIMA PARTECIPAZIONE AL SIT-IN UNITARIO DI DOMANI

ANCORA UN COLPO BASSO SUL TRASPORTO SCOLASTICO BARESE
NECESSARIA LA MASSIMA PARTECIPAZIONE AL SIT-IN UNITARIO DI DOMANI

Mentre le organizzazioni sindacali di FLC Cgil, CISL Scuola, UIL Scuola, Snals e Gilda, unitamente alle rispettive Confederazioni, indicono un sit in per domani 17 settembre, si apprende che la prefetta di Bari convoca per oggi una riunione con i presidi.
Convocare i lavoratori prima del sindacato, che già dallo scorso lunedì ha chiesto un incontro
urgente, se fosse vero, non ci sembra il massimo del rispetto istituzionale.
Spaccare la manifestazione non servirà a nulla. Gli incontri devono essere svolti alla luce del
sole e con chi rappresenta i lavoratori accompagnati da una delegazione degli stessi.
Se la regione Puglia, per voce del presidente Emiliano, dichiara che quel 25% era inevitabile,
noi diciamo al presidente di andare a rivedere le dichiarazioni fatte nel corso degli incontri che
si susseguono da più di un anno, in cui il suo assessore ai trasporti ha confermato la piena
funzionalità del sistema. Cosa smentita nel documento operativo della Prefettura. La verità è
che in Puglia, a differenza delle altre regioni, si è fatto un uso spropositato della didattica a distanza, soprattutto nelle superiori, e forse non ci si aspettava che la scuola ripartisse in presenza. Quindi, anche le dichiarazioni e i buoni propositi del ministro Bianchi, in Puglia
trovano un limite insormontabile, ovvero l’incapacità gestionale della politica locale.
La scuola, lo diciamo da più di un anno, non è una Lego, che nell’occasione si smonta e rimonta. Nella scuola bisogna impegnare il massimo delle risorse perché se non riparte la
scuola in presenza, non riparte il paese.
Per queste ragioni invitiamo alla partecipazione numerosa e compatta del mondo della scuola barese, compresi i genitori e tutti i cittadini sensibili, al sit-in che si terrà domani 17 settembre alle ore 10 in piazza Libertà davanti alla Prefettura di Bari.

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