Comunicato stampa

COMUNICATO STAMPA

“Nessuna proposta concreta e nessuna prospettiva per la scuola pugliese dal Ministro dell’istruzione Patrizio Bianchi alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico svoltasi quest’oggi a Trani”

“Le tante esibizioni odierne da parte degli alunni delle scuole pugliesi hanno dimostrato al Ministro Bianchi la qualità di cui è dotata la scuola del nostro territorio. Purtroppo non sono bastate a stimolare il Ministro con proposte relative ai temi della scuola e al rinnovo del contratto nazionale, fermo da anni. Discorso breve e senza contenuti di rilievo. Sempre, solo e soltanto la solita pacca sulla spalla al personale della scuola, che da solo si sta sobbarcando l’onere di offrire una formazione di qualità: non è infatti possibile garantire qualità e sicurezza con 1 collaboratore scolastico ogni 150 alunni senza un organico stabile sul sostegno e con classi affollate. È ora che si passi dalle parole ai fatti perché l’anno è nuovo, ma i problemi sono vecchi. Insomma, l’anno scolastico che è appena cominciato e che oggi è stato ufficialmente inaugurato nella splendida cornice del castello di Trani sarà l’ennesimo anno di sofferenza per il sistema scolastico regionale, che dovrà barcamenarsi tra il precariato dilagante fra i docenti e gli ATA, tra la carenza di personale e le difficoltà che i dirigenti scolastici dovranno affrontare per garantire l’ordinaria e straordinaria sicurezza e amministrazione degli istituti del territorio”.
Lo afferma Gianni Verga, segretario regionale della Uil Scuola Puglia, che ancora una volta denuncia “il clamoroso deficit di personale docente e ATA, ormai diventato amara normalità nella stragrande maggioranza degli istituti, anche a causa dei criteri di distribuzione degli organici ormai superati. Auspichiamo che si riparta seriamente dal Mezzogiorno, anche mediante l’utilizzo delle risorse del PNRR, per lo sviluppo dell’istruzione e per il recupero degli ultimi e della dispersione scolastica. Non si può sempre e solo fare affidamento sul senso del dovere di tanti lavoratori del comparto che si dividono tra più plessi o che sono sottoposti a turnazione, il governo e la politica facciamo finalmente la loro parte”.