“DIMENSIONAMENTO SCOLASTICO PUGLIESE INACCETTABILE, QUALSIASI PROPOSTA RISULTEREBBE CATASTROFICA: PROBLEMI GESTIONALI ENORMI, POSTI DI PERSONALE DIRIGENTE, DIRETTIVO, ATA A RISCHIO E PRECARI ABBANDONATI A LORO STESSI”

“Al tavolo regionale, tenutosi quest’oggi con l’assessore Leo, abbiamo espresso con convinzione la nostra contrarietà a qualsiasi modello che si traduca in un taglio scellerato di scuole che non tenga conto delle specificità territoriali e del personale scolastico fuori regione”.

E’ la posizione della UIL Scuola Puglia sul dimensionamento scolastico, dichiarata dal segretario generale della categoria Gianni Verga, secondo il quale “ così salterebbero numerosi posti di personale ATA e tanti precari, che sino ad oggi hanno garantito l’apertura e il funzionamento delle scuole pugliesi, resterebbero per strada”.

“L’emanando decreto interministeriale – spiega infatti Verga – che come da nostre previsioni non si smentisce, impone alla Puglia una media regionale di 961 alunni per scuola sulla base della quale il numero di autonomie  scolastiche, per l’anno scolastico 2024/25, verrebbe ridotto di 58 unità. Si passerebbe dalle attuali 627 autonomie alle 569 del 2024/25, 565 del 2025/26 con una media alunni di 949 e 557 del 2026/27 con una media di 938 alunni. Dette riduzioni provocherebbero una perdita secca di posti di dirigenti scolastici, direttori amministrativi e personale ATA e in qualche caso anche di docenti”.

Inoltre, continua Verga, “enormi sarebbero le criticità da gestire, in quanto per salvaguardare le piccole realtà comunali si dovrebbero creare scuole intercomunali con dirigenti scolastici e direttori “volanti” su numerosi piccoli comuni nonché mostri di scuole fino a 1.900 alunni. Si pensi, a titolo di esempio, che le tabelle ministeriali attualmente in vigore  prevedono lo stesso numero di collaboratori scolastici per le scuole oltre i 1.200 alunni, cioè se a una scuola con 1.200 alunni spettano 12 collaboratori scolastici, lo stesso numero spetterebbe a quelle oltre i 1.200 e fino a 1.900. Per non parlare dei problemi di natura gestionale legati alla complessità di ciascun Istituto con un così elevato numero di alunni”.

“Come al solito si mettono in campo nuove norme senza tener conto della realtà e del disagio in cui, già oggi, le scuole versano. Coerentemente con l’atto di impugnazione della Regione Puglia davanti alla Corte Costituzionale del comma della legge finanziaria, secondo la UIL Scuola di Puglia, si dovrebbe rifiutare l’applicazione e l’imposizione dall’alto di questi tagli lineari. Riteniamo assolutamente necessario l’intervento dei parlamentari pugliesi, al fine di garantire il modello di scuola statale”