DOCUMENTO FINALE ESECUTIVO REGIONALE UIL SCUOLA PUGLIA

*DOCUMENTO FINALE ESECUTIVO REGIONALE UIL SCUOLA PUGLIA*

L’Esecutivo regionale della Uil Scuola di Puglia, riunitosi quest’oggi a Bari, ha focalizzato l’attenzione sulla perdita degli alunni, tema sul quale il territorio regionale vanta un triste record. Mentre la politica regionale è in anno sabatico pre elettorale, la Puglia perde oltre 120MILA alunni in dieci anni, passando dai 626.619 alunni dell’anno scolastico 2014/15 ai 506.072 previsti per l’anno scolastico 2025/26, ben 120.547 alunni in meno.
Ormai la denatalità e la fuga alla ricerca di occupazioni più stabili e meglio retribuite sono realtà radicate nel Mezzogiorno, con logiche conseguenze sulle iscrizioni nei nostri istituti. Tuttavia questo governo, anziché approfittare della contrazione, riducendo gli alunni per classe al fine di contrastare il fenomeno delle cosiddette “classi pollaio”, procede a un taglio degli organici senza precedenti negli ultimi anni, pari a 598 docenti, più del 10% rispetto al taglio nazionale di 5.660 posti su 18 regioni.
Infatti, su un totale di 22.914 classi se ne prevedono 427 con oltre 28/29 alunni per classe, che collocano la Puglia al sesto posto tra le regioni con il maggior numero di alunni per classe. Inoltre, su 18 regioni, la Puglia si colloca al quarto posto nella classifica nazionale del taglio agli organici del personale docente, dopo Campania, Lombardia e Sicilia. Anche questo taglio tiene conto della perdita di alunni negli ultimi sei anni. Di contro, gli alunni diversamente abili aumentano di 8.674 unità. Rispetto a ciò l’unico provvedimento messo in campo dal governo nazionale per garantire la continuità didattica, è quello della conferma del docente di sostegno da parte delle famiglie. Un provvedimento a costo zero e contrario alla normativa vigente che la Uil Scuola ha subito impugnato. Se veramente si vuole garantire la continuità didattica è necessario intervenire su due aspetti: estromettere l’istruzione dai vincoli di bilancio e stabilizzare, mediante la trasformazione in organico di diritto, tutti i posti in organico di fatto per eliminare i 12.000 i contratti di supplenza attivati in Puglia quest’anno scolastico, di cui 9.544 supplenze docenti su un organico complessivo di 68.843 unità, che rendono precari 1 docente su 7 e 2.485 supplenze ATA su un organico complessivo di 15.119 unità, che rendono precari 1 ATA su 6.
E’ ora che la politica regionale prenda coscienza della deriva verso cui sta andando la scuola pugliese intervenendo con politiche sociali che diano la possibilità di superare la media di 1,2 figli per famiglia pubblicata dall’Istat e con politiche del lavoro per una occupazione vera e stabile.